2017, Roma:
Prêt à accrocher
Il Laboratorio – Via del Moro, 49 – 00153 Roma
fino al 19 novembre 2017 – orari 15,30/20,30
Oggi, le immagini scorrono sempre più rapide davanti ai nostri occhi impressionando così le nostre retine per millesimi di secondo, in una fruizione veloce e spesso superficiale.
Istantanee, selfie, manifesti che si rinnovano in una sequenza temporale più serrata e perfino superiore alla cadenza stagionale delle mode.
Tuttavia, questa sorta di bulimia iconografica non è da considerarsi del tutto negativa se, applicata – ad esempio – ad un’opera d’arte, può suggerire un diverso e più disinvolto modo di fruirne.
Proviamo, infatti, a pensare anche ad un quadro come se fosse un abito da indossare e, quindi, a come una parete potrebbe apparire di volta in volta diversa cambiandovi i quadri più frequentemente.
Perché ciò avvenga, è però opportuno attribuire al quadro stesso una differente e più “simpatica” valenza rispetto a quella abitualmente solenne e algida su cui poggia, in larga parte, il mercato dell’arte nelle sue eleganti gallerie e con i suoi alti ma non sempre giustificabili costi. In quest’ottica, un quadro può anche non essere costoso e, proprio in ragione della sua “intercambiabilità”, non necessariamente uno “statico” oggetto di arredamento ma, piuttosto, rappresentare una sua unicità di esistenza non collegata ai colori di un divano o di una parete. Insomma: in movimento e libero.
È così che ogni quadro è semplicemente una piccola o grande emozione trasposta su tela, un investimento d’impulso per puro piacere, senza altra finalità che non quella di soddisfarci.
Questo è, quindi, il genere di opere che qui vi presento perché possiate goderne con la stessa piacevole leggerezza con la quale si sceglie anche un abito da indossare… prêt à accrocher!
Lascia un commento